“Il Signore è veramente risorto! Alleluia!”

a cura del Servizio Diocesano per la Pastorale Giovanile

La Pasqua, per il cristiano, non è una festa come tante altre o una festa un poco più solenne delle altre. Senza la Pasqua verrebbe meno per noi il senso ultimo del fare festa. Perché? Perché senza la Pasqua ogni festa dell’uomo sarebbe aggredita, nel più profondo, da un dubbio che ucciderebbe il cuore stesso di ogni far festa…e la morte? E se la morte fosse l’ultima parola? Se la morte fosse la nostra ultima frontiera?

Ecco, la risurrezione di Cristo, la vittoria sull’ultimo nemico, la morte, ci consente di togliere questo tarlo che tormenterebbe e guasterebbe ogni nostro far festa.

Perché far festa? Perché Cristo è risorto per noi. É bellissimo ripercorrere nei vangeli il succedersi delle manifestazioni del Risorto: il Signore sbuca da tutte le parti e ti raggiunge, cambiando per sempre il corso della tua storia. Si fa vicino a te che piangi e ti chiama per nome; si fa vicino a te che cammini senza speranza e prende il tuo passo; si fa vicino a te che dubiti e conforta la tua fede; si fa vicino a te che hai paura e ti dice: “Non avere paura“. Il Signore è risorto ed è dento la storia dell’umanità, la storia di ciascuno di noi!

La vita, a volte sembra fatta apposta per rimpicciolire le nostre attese: succede a tutti noi di ridurre a poco a poco l’orizzonte della speranza, sotto i colpi del fallimento e della paura.

Era successo anche a Maria di Magdala, anche lei aveva finito per rinunciare alla speranza troppo grande di vedere il suo Maestro risorto. Ora le sarebbe bastato venire ogni giorno a piangere sulla sua tomba, a portare aromi e profumi. Tutto sembrava finito.

E invece, in quell’alba profumata di vita, Maria contempla sulla soglia della tomba vuota quello che i suoi occhi non sognavano più di contemplare, ascolta, intenerita dall’emozione, una voce che non avrebbe mai più pensato di udire. Da quella tomba era uscito il Signore. Ma da quella tomba era uscita viva anche la sua speranza morta.

Forse abbiamo anche noi qualche speranza da risuscitare, qualche ferita da lasciarci disinfettare, qualche paura da illuminare.

Anche i nostri occhi, se crediamo, potranno vedere quello che non sognavano più di vedere. Anche le nostre orecchie potranno ascoltare voci che non pensavamo più di ascoltare. Oggi è il giorno in cui Gesù, vincendo la morte per sempre, viene a proclamare nella tua vita che è legittimo attendere l’impossibile!

Allora Auguri a ciascuno! Che ogni pietra sepolcrale vada in frantumi e il fiore della speranza fiorisca finalmente nel cuore tutti!