LA GIOIA DEL CRISTO RISORTO SIA LA GIOIA DELLA NOSTRA VITA

Carissimi giovani,

la Pasqua di questo anno arriva dopo una Quaresima vissuta in preparazione alla Giornata Diocesana della Gioventù che si è festeggiata, come tutti sapete, il 12 Aprile. Abbiamo sperimentato di appartenere ad un Popolo di persone che ha speranza, una forte volontà di donare al proprio mondo qualcosa di nuovo, di vero e di grande. C’è una sete enorme di futuro certo e di gioia duratura.

Siamo un Popolo in marcia perché è la Parola di Dio che ci mette in cammino. Corrono le donne, gli apostoli, i discepoli… Che cosa cercano le donne nel mattino di Pasqua? Che cosa cerca Maria di Magdala? Che cosa cercano i discepoli di Emmaus?… Che cosa cerchiamo noi?

Le donne cercavano il corpo di un… morto, tentando, in tutti i modi, di tenerlo vivo nella memoria del cuore.

Pietro e Giovanni corrono e vedono il sepolcro vuoto. I discepoli di Emmaus, invece, scappano e si allontanano dalla comunità di Gerusalemme, nella delusione e forse anche nello sdegno di essere stati ingannati: «Noi speravamo che egli fosse colui che avrebbe liberato Israele…» (Lc 24,21).

Il Signore è il primo che ci viene incontro! Deponiamo le nostre pietre dell’egoismo, dell’individualismo, dei tornaconti personali, delle gelosie, invidie, paure.

E’ necessario non perdere la fiducia e credere che la Risurrezione di Gesù è la luce che illumina le tenebre. È la risposta del Padre alla morte del Figlio, alla sua obbedienza fiduciosa e alla sua dedizione incondizionata all’uomo.  E’ lecito sognare! E’ da veri cristiani sperare. Sperimentiamo la Pasqua in questo nostro tempo.

La gioia del Cristo risorto sia la gioia della nostra vita.

Santa Pasqua a tutti!

 

Don Francesco Maranò