Lo scorso 15 novembre, l’Arcivescovo Mons. Filippo Santoro, nella sala San Giovanni Paolo II della parrocchia Santa Rita, ha tenuto un incontro con i ragazzi e i giovani della Pastorale Giovanile dal titolo “L’annuncio gioioso della resurrezione nella nostra vita”.
Dopo il canto d’inizio ed una preghiera, don Francesco Maranò (Direttore del servizio diocesano per la Pastorale Giovanile di Taranto) ha introdotto il tema della serata.
A seguire, ha preso la parola l’Arcivescovo, il quale ha ripreso la prima frase “Il risorto ci precede” facente riferimento a una delle “tre parole” (prese dal Santo Padre) date lo scorso settembre durante il pellegrinaggio diocesano a San Giovanni Rotondo.
La lettura scelta e letta è tratta dal Vangelo di Giovanni (Gv 21, 1-14) e racconta ciò che è accaduto dopo la resurrezione a San Pietro e agli altri apostoli sul mare di Tiberiade, lo stesso mare che ha visto “i due” e gli altri apostoli, protagonisti della chiamata di Gesù, che ci ritorna, ma questa volta da Risorto. I discepoli di primo acchito non lo riconobbero, ma si fidarono delle parole di questo “sconosciuto”; dopo una notte in bianco, passata a non prendere nulla, gettarono le reti vuote dal lato destro e, tirandole su, notarono che erano strabordanti di pesci. In quell’occasione si manifesta qualcosa di eccezionale: la sovrabbondanza; quando il Signore si manifesta, lo fa in pienezza, una pienezza che dona alla nostra vita.
Giovanni riconobbe, Pietro si buttò in mare, trascinò la barca e Gesù preparò la brace, donando il pane. In questo modo, il risorto ci precede.
In seguito alla spiegazione del Vangelo, i partecipanti all’incontro sono stati divisi in due gruppi: i ragazzi dai diciotto anni in giù sono stati seguiti da Don Giorgio Nacci (Direttore del servizio diocesano per la Pastorale Giovanile dell’arcidiocesi di Brindisi), mentre i più grandi da Don Francesco Simone (parroco della parrocchia San Michele Arcangelo di San Simone di Crispiano).
Entrambi i gruppi hanno riflettuto sul dove è possibile incontrare il Signore risorto nella propria vita.
I primi sono giunti alla conclusione che in ogni situazione di coraggio, di ripresa è possibile fare esperienza della Pasqua ed in particolare la si vive attraverso tre parole: comunità, annuncio che ci viene fatto e la Parola di Dio. Per Dio nessun fallimento è per sempre. La resurrezione è cosa del presente e come tale ognuno di noi deve sentirsi chiamato, scelto per vivere questa esperienza di fede.
Il secondo gruppo, quello dei più grandi, ha riflettuto facendo un parallelismo tra due quadri del Caravaggio, i quali ritraevano l’esperienza dei discepoli di Emmaus, ma in due circostanze ed anni differenti della vita dell’artista. Si è giunti a dire che il Signore risorto lo possiamo incontrare proprio lì dove quei discepoli l’hanno riconosciuto: nella Parola e nell’eucarestia. Dopo aver fatto esperienza con lui possiamo annunciarla agli altri.
La partecipazione a quest’incontro è stata molto sentita dai vari gruppi provenienti dalle varie parrocchie e la dinamica con cui sono stati svolti i laboratori ha permesso un maggior confronto e apertura da parte dei partecipanti i quali hanno risposto attivamente alle proposte offerte.
Quest’incontro, a noi più grandi, tramite il Caravaggio, ci ha permesso di toccare con mano l’umanità distrutta dalle esperienze di vita e dagli errori che possono farci perdere distogliere l’attenzione da quella che è la meta; quella stessa umanità fatta di fede e speranza che ci permette di rialzarci certi di un Amore grande di un Padre misericordioso.
L’Arcivescovo ha terminato l’incontro esponendo il suo entusiasmo per l’incontro che stava per volgere al termine, lasciando la platea con una domanda: qual è il segno che il Signore l’abbiamo incontrato? Semplicemente quando il cuore è più libero, leggero, aperto («La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci»). È esperienza d’incontro e di sovrabbondanza.
Per concludere, prima della benedizione del nostro Arcivescovo, don Francesco Tenna ha dato appuntamento ai giovani e ai ragazzi, per giorno 28 novembre c.m., al seminario arcivescovile di Taranto alle ore 19, per iniziare a preparare insieme il musical, organizzato a livello diocesano, che si realizzerà in estate dal titolo “Francesco e Chiara – l’amore è quello vero”; e altro momento di spiritualità e condivisione si terrà giorno 29 dicembre, in seminario.
Francesca Mighali