Carissimi amici,
a scrivervi sono due giovani come voi che hanno scelto di fare un percorso di vita, molto particolare! Prima di tutto ci presentiamo: siamo Mimmo Alò (24 anni, originario di Montemesola) e Giovanni Nigro (40 anni, originario di Monteiasi). Lo scorso 10 aprile abbiamo vissuto un evento molto importante per noi: siamo stati ordinati diaconi presso la nostra Chiesa Concattedrale di Taranto. La nostra è una scelta “particolare”, per alcuni versi controcorrente, poiché abbiamo deciso di realizzarci in un modo un po’ “diverso” dal solito, non come liberi professionisti o uomini in carriera, bensì come ministri di Dio a servizio dei fratelli!
È stato provvidenziale vivere il momento dell’ordinazione nei giorni immediatamente successivi alla Pasqua: ci piace pensare, infatti, alla nostra ordinazione come ad un dono che il Signore Risorto ci ha fatto: i passi decisivi che compiamo nella nostra vita, visti con gli occhi della fede, non sono semplici scelte umane o eventi casuali, ma doni di Dio. Ogni progetto di vita è vocazione, è un dono gratuito di Dio e le nostre scelte non sono altro che un’adesione a questa chiamata. La decisione di seguire Cristo sulla via del sacerdozio non è stato frutto dei nostri progetti ma di una Sua iniziativa: ad un certo punto del nostro cammino abbiamo percepito la presenza di un Dio che ha circondato di amore la nostra vita e ci ha invitati a seguirlo. E noi abbiamo risposto al suo amore facendo di tutta la nostra vita un dono per i fratelli.
A volte è difficile comprendere scelte di questo tipo: com’è possibile pensare di realizzarsi al di fuori di una famiglia, rinunciando ad una vita privata o alle tante soddisfazioni che possono derivare da un onesto guadagno? Sono quasi sempre queste le domande o le obiezioni che molti con sincerità ci rivolgono. Probabilmente però la questione è un’altra. Non si tratta infatti di stabilire cos’è meglio tra la famiglia e il sacerdozio, ma chiederci: qual è l’assoluto nella mia vita? Quali sono le cose o i valori più importanti? Su questo si gioca tutto! A volte pensiamo che la vera realizzazione per una persona sta nel denaro e nel godimento egoistico di tutto ciò che la vita offre: un’esistenza così è però destinata a sfiorire e a tingersi di grigio. Inizi invece a sperimentare la bellezza dell’esistenza quando ti doni per qualcuno, quando sai che la tua vita può essere spesa per la felicità di chi sta al tuo fianco, sia esso la persona con cui hai voluto condividere la tua esistenza oppure il fratello che Dio ha posto lungo il tuo cammino.
Tutto questo è però possibile solo quando ci fidiamo di Gesù: l’avventura dell’amore non è solo opera nostra, perché la chiamata all’amore è destinata ad infrangersi con i nostri egoismi, la nostra pigrizia, la nostra presunzione e il nostro orgoglio. Senza Gesù, queste fragilità diventano come la pietra del sepolcro: sono macigni che facciamo difficoltà a smuovere e che pian piano ci fanno morire e fanno spegnere le nostre relazioni. Quando invece siamo disposti a fidarci di Cristo il nostro passo lento e dubbioso, appesantito dalle nostre ragioni, diventa leggero e veloce.
Cari amici, auguriamo anche a voi di essere nella vostra vita discepoli di Gesù, che vogliono fare sul serio con Lui. Tutto con Lui si riempie di novità! Sì, perché Gesù non si lascia logorare dal tempo, ma è sempre nuovo e quando gli apriamo la porta anche la nostra vita si riempie del profumo della sua presenza e diventa nuova, nuova come una magnifica opera d’arte appena uscita dalle mani di un sapiente artigiano.
Buon cammino e buona vita!!!
Mimmo Alò e Giovanni Nigro