GMG. Un anno dopo. La Giornata Mondiale della Gioventù si svolge, in questo 2017, a livello diocesano, mentre scorrono ancora negli occhi le immagini delle folle oceaniche che la scorsa estate hanno invaso la Polonia di Giovanni Paolo II. Il raduno dell’Arcidiocesi di Taranto, presieduto come da tradizione dall’arcivescovo, mons. Santoro, è stato ospitato dalla parrocchia dei SS. Medici e ha rappresentato come sempre non solo un importante momento di preghiera in preparazione alla Pasqua imminente, ma anche un’occasione di incontro per le tante realtà (parrocchie, associazioni, movimenti) che popolano e compongono la Chiesa locale e che spesso faticano a trovare momenti di comunione.
La riflessione e la preghiera si sono snodate sulla traccia indicata dal Santo Padre nel novembre scorso: “Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente” (Lc 1,49), primo tema di un trittico mariano che ci condurrà a Panama, nel gennaio 2019. Il brano della visitazione, con l’inno mariano del Magnificat, ha fornito al vescovo l’occasione per ribadire, nella sua riflessione, un tema già affrontato durante il pellegrinaggio diocesano a San Giovanni Rotondo per l’inaugurazione dell’anno pastorale: la tentazione dell’emozione, che molti credenti cercano nella preghiera e nelle esperienze ecclesiali. Emozione a cui contrapporre la “commozione”, il “muoversi con” che caratterizza Maria nella sua visita ad Elisabetta. Una sollecitudine che possiamo vedere anche in tanti uomini di oggi. A questo proposito mons. Santoro ha voluto richiamare alla memoria dei presenti la recente esperienza della Settimana della Fede, e in particolare la testimonianza di mons. Giovanni D’Ercole, vescovo di Ascoli e, dunque, pastore delle genti terremotate del centro Italia. Un esempio di “commozione” (muoversi con) che ha colpito molto i fedeli tarantini, così come l’Italia intera. Quasi a naturale corollario di quella testimonianza, mons. Santoro ha voluto anche ricordare la propria recentissima visita alle zone terremotate, proprio in compagnia del vescovo di Ascoli.
Come spesso ama fare, il vescovo ha anche voluto riportare ai fedeli la propria esperienza di ascolto delle molte persone che ogni giorno cercano udienza in arcivescovado, consegnandoli la testimonianza delle sofferenze della città, sull’ormai consueto doppio binario dei problemi alla salute e al lavoro.
Se la Giornata Mondiale della Gioventù dello scorso anno assumeva un sapore del tutto particolare per la coincidenza con l’anno giubilare, quella di quest’anno non può che configurarsi come un momento privilegiato di preparazione alla prossima assemblea generale del sinodo dei vescovi, che il prossimo anno si riunirà attorno al tema: “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”. Per marcare maggiormente questa intima connessione fra l’incontro dei giovani e l’assise dei vescovi, mons. Santoro ha consegnato ad un giovane per ciascuna vicaria di cui è composta l’arcidiocesi il testo del documento preparatorio al sinodo, recentemente consegnato dal Papa alla Chiesa universale.
La Giornata si è conclusa sulle note de “Il Risorto”, musical di Daniele Ricci sulla Passione, morte e risurrezione del Cristo, messo in scena dai giovani della parrocchia di Santa Maria Goretti in Crispiano.
L’appuntamento per tutti i giovani della diocesi è rinviato alla missione sulle spiagge, che si terrà nel prossimo mese di luglio.
Alessandro Greco