Oggi la chiesa celebra un mistero grande, un mistero di vento, fuoco, luce; un mistero di pace, di coraggio, di unità. Oggi è Pentecoste!
Oggi nasce la Chiesa!
Cinquanta giorni fa, nella solenne veglia pasquale, siamo stati invitati a esultare perché nemmeno il buio più tetro della morte è riuscito a fermare l’amore folle di Dio per l’uomo: “Gesù, il crocifisso, è risorto”. E abbiamo rivissuto in questo lungo periodo pasquale come il Signore risorto si sia fatto presente. Lo abbiamo visto farci dono della sua pace, abbiamo contemplato le sue piaghe grondanti luce e, insieme a Tommaso, finalmente abbiamo creduto. Si è messo in cammino con noi, sulla via dei nostri fallimenti; lo abbiamo riconosciuto (e continuiamo a farlo in ogni eucarestia, anche oggi) nello spezzare il pane e in quel misterioso fuoco che ci arde nel petto nell’ascoltare la sua parola. Ci siamo lasciati toccare il cuore dalla tenerezza e del buon pastore e il suo rivelarsi “via, verità e vita” è risuonato con fermezza nelle nostre coscienze. Sono passati cinquanta giorni da Pasqua e oggi, in questa Pentecoste, abbiamo sempre più viva la certezza che il Signore è davvero risorto.
Oggi facciamo esperienza della sua fedeltà, oggi si compie la promessa che abbiamo ascoltato domenica scorsa “Io sarò con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo”. Oggi su tutta la terra scende lo Spirito Santo.
Un gruppo di apostoli che avevano visto e toccato il Risorto eppure hanno ancora paura, non riescono proprio ad uscire da quel cenacolo. Non riescono a uscire dalle loro sicurezze, non credono fino in fondo nella possibilità di un nuovo inizio. Anche in noi quante chiusure, quanti impedimenti ci bloccano. Non crediamo che la nostra vita possa darci una seconda occasione. Facciamo i conti con la nostra miseria, con i nostri problemi, con i nostri peccati e rimaniamo in uno sterile immobilismo. Menomale che ieri come oggi ci è donato lo Spirito. In modo totale e gratuito. “All’improvviso”.
È Spirito di Sapienza, Consiglio, Intelletto, Fortezza, Scienza, Pietà, Timor di Dio.
È l’amico, l’ospite dolce dell’anima, Colui che ci fa uscire da noi stessi e ci garantisce che vale la pena vivere come ha vissuto Gesù di Nazareth, vale la pena amare fino alla fine, fino al dono totale.
Vieni Spirito Santo, con il tuo fuoco d’Amore, incendia il mondo intero!